INGENIO 28/12/2020

Quali sono le innovazioni che nel settore del calcestruzzo hanno avuto più successo negli ultimi 20 anni ? e gli additivi superfluiudificanti sono migliorati ? e basta ridurre il rapporto acqua cemento per rendere un calcestruzzo impermeabile ? Sono alcuni dei quesiti che volevamo approfondire. Ed ecco le risposte dell. Ing. Riccardo Schvarcz.

Innovazione: La loppa di altoforno non è stata compresa

Andrea Dari:

Per quanto riguarda i materiali cementizi, qual’è l’innovazione che negli ultimi vent’anni ha avuto, a tuo parere, l’impatto più importante sull’evoluzione delle costruzioni in calcestruzzo armato ? e perchè ?

Riccardo Schvarcz:

Dal mio punto di vista la tecnologia che ha alzato “l’asticella” della qualità nel calcestruzzo è l’avvento del controllo della consistenza del calcestruzzo da remoto, attraverso la misurazione effettuata dal “manometro” installato a bordo betoniera.

Questo strumento permette la valutazione della pressione dell’olio motore.

I produttori di calcestruzzo riscontrando che il valore letto sul manometro aumenta all’aumentare dello sforzo del motore a parità di numero di giri al minuto, ha creato una serie di curve di correlazione tra il valore della pressione letta sul manometro e la consistenza misurata attraverso il cono di Abrams.

Tali curve permettono al produttore di capire, in base allo sforzo che fa il motore durante la rotazione del tamburo, la consistenza del calcestruzzo all’interno del tamburo stesso.

Lo stesso concetto vale nel caso si stia valutando lo sforzo effettuato da un mescolatore; lo strumento utilizzato per valutare lo sforzo del rotore si chiama wattmetro; quest’ultimo strumento ne valuta la potenza e non la pressione.

Il produttore attraverso una serie di prove di abbassamento al cono e del corrispondente rilevamento della pressione letta sul manometro del mezzo, è in grado di costruirsi delle curve che gli permettono di conoscere la consistenza del calcestruzzo e di essere garantito del dato.

Ogni autobetoniera è dotata quindi di una o più curve di correlazione slump – manometro dove è indicato lo sforzo del motore e la corrispondete consistenza, come riportato nella tabella seguente:

articolo-riccardo-schvarcz-tab-01.jpg

Dalla tabella si nota che, per un calcestruzzo R30, se il manometro segna 120 bar, la consistenza equivalente del calcestruzzo è quella di un S4 (200-210 mm di abbassamento). Se si legge il valore di 140bar, il calcestruzzo all’interno del tamburo è sempre un S4, ma con un abbassamento al cono di circa 160 mm.

Questo sistema di controllo viene comunemente utilizzato per comprendere la consistenza del calcestruzzo sia in centrale di betonaggio sia all’arrivo dell’autobetoniera in cantiere.

Andrea Dari:

Sempre per la stessa famiglia di materiali, qual’è l’innovazione che negli ultimi vent’anni avrebbe dovuto avere, a tuo parere, l’impatto più importante sull’evoluzione delle costruzioni in calcestruzzo armato e invece di fatto è stata ignorata ? e perchè ?

Riccardo Schvarcz:

Credo si possa pensare agli inerti riciclati, in particolare a quelli derivanti dagli scarti della produzione del calcestruzzo stesso. Ancora oggi, non c’è interesse nel mercato a valorizzare questo prodotto, gestendone la filiera dall’origine stessa del rifiuto.

La loppa d’altoforno che è un sottoprodotto del processo di produzione della ghisa, durante il quale si formano grandi quantità di scoria di composizione non lontana da quella del cemento Portland. La scoria acquista caratteristiche idrauliche se all’uscita dall’altoforno viene raffreddata bruscamente e trasformata in granuli porosi a struttura vetrosa (silice amorfa) detti loppa granulare.

Questi in seguito vengono macinati in modo da ottenere una polvere di finezza paragonabile a quella del cemento. Poiché la loppa granulata d’altoforno è lenta ad indurire, questa caratteristica rallenta lo sviluppo iniziale della resistenza alle brevi stagionature (2-7 giorni) che è dovuta solamente all’azione del clinker del cemento Portland, ma contribuisce al guadagno di resistenza finale.

L’effetto negativo sulla resistenza iniziale cresce proporzionalmente in funzione all’aumentare del contenuto di loppa e quando la temperatura di stagionatura è relativamente modesta.

Entro certi limiti il rallentamento iniziale può essere compensato aumentando la finezza di macinazione e agendo sulle condizioni di stagionatura.

Il minor tenore di cemento Portland, come avviene per i cementi pozzolanici, determina i seguenti vantaggi:

  • minore sviluppo di calore
  • maggiore resistenza all’attacco solfatico
  • maggiore resistenza al dilavamento

Quale futuro per l’organizzazione del calcestruzzo in Italia

Andrea Dari:

Quale può essere il futuro del calcestruzzo: impianti mediamente piccoli e distribuiti che producono con un numero di componenti molto limitato una quantità limitata di ricette e che soddisfano più esigenze di tipologie strutturali (come in Italia) o impianti più grandi, con più componenti a disposizione e in grado di produrre calcestruzzi secondo le specifiche esigenze costruttive?

Riccardo Schvarcz::

Il mercato dell’edilizia appare sempre più contenuto e credo, almeno per i prossimi 10/20anni, sarà destinato… clicca per continuare a leggere…

Credits: ingenio